Descrizione
Una voce scomoda, contro tutto e tutti. Un interprete, un autore teatrale fuori dal coro, acuto e attento, abilissimo nel dipingere e ironizzare sui comportamenti umani di una certa Italia conformista e rampante.
Con il suo lavoro ha tratteggiato al meglio la fase storica del boom economico che traghettava il nostro paese dalla cultura contadina al benessere diffuso, con le nevrosi e malori della nuova classe medio/piccolo borghese e le sue inevitabili contraddizioni. Con acuta sensibilità ha indagato gli ambiti e le sfumature più nascoste e recondite dell’animo umano; ascoltandolo, difficile non sentirsi coinvolti, non sentirsi rappresentati in un tratto caratteriale o da un sentimento che abilmente descrive.
Ecco allora i temi di cui ci racconta: la famiglia, l’amore, l’ideale di un possibile cambiamento e di contro l’amarezza della staticità della società, i tradimenti, le contrapposizioni generazionali, la felicità improvvisa per un’inaspettata sensazione di benessere... Osservando con ironia la propria vita, ha parlato delle nostre vite e delle nostre storie. Giorgio Gaber faceva parte di una razza in via di estinzione, quella di coloro che pensano con la propria testa. Insieme a Sandro Luporini, suo fedele collaboratore per tutta la vita, ha scritto canzoni e monologhi che costituiscono un materiale prezioso per capire l’evoluzione della società italiana.
In scena Sergio Mascherpa rende un omaggio alle parole di un grande artista, all’intima voce di un uomo allenato a guardarsi nel “di dentro” e restituire al “di fuori” senza tanti peli sulla lingua.
A chi è rivolto
Ragazzi e adulti
Date e orari
06 set
06
set
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
Allegati
Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2024, 17:27